Cara Elisabetta,
per questa tua rentrée sul vivo dell’arte contemporanea ti offro per l’esposizione questa serie di opere: I “fazzoletti”, sorta di ministendardi protetti da una teca in plexiglass, leggermente dipinti o con minimi collage a evidenziare la fragilità e precarietà della natura e dell’uomo applicati su geometrie tessili trovate e abbinate a figure, tratti liberi e simboli istintivi. Figure e segni che ritroviamo nella serie del racconto/diario con le tempere di piccole dimensioni che dal 2000 accompagnano l’evolversi del mio lavoro. Un racconto che parla per immagini e abbina lo stato d’animo quotidiano con gli elementi della geometria e attraversando l’antico e contemporaneo in un gioco temporale e simbolico. Qui ne vediamo 12 delle circa 120 realizzate ad oggi.
Se il clima lo permetterà si potranno anche installare 2 grandi Stendardi in velluto sulla stessa falsariga ma tecnicamente impostati nel senso della facilità di comunicazione, del messaggio popolare, della tradizione tutta meridionale di esporre al balcone la coperta o prezioso drappo durante le feste patronali. Sicuro di nuovo successo tuo/nostro credo che il pubblico dell’arte saprà certamente apprezzare.
Alberto
Cisternino, 13 gennaio 2014